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Realizzare una imboccatura: il materiale
Realizzare una imboccatura: il materiale che determinerà il timbro dell’imboccatura
La scelta del materiale nella fabbricazione di una imboccatura non è certamente di poco conto. Questa determinerà, insieme alla definizione delle geometrie e proporzioni interne, peculiarità e timbro dell’imboccatura.
E’ indubbio, secondo la nostra esperienza, che qualità e scelta dei materiali avranno il suo peso sul prodotto finale.
Tengo a sottolineare che catalogare e descrivere un suono non è mai semplice e che entrano in gioco elementi soggettivi, una sensibilità personale plasmata dalle proprie esperienze nel campo, dagli anni di studio e dalla ricerca del tutto soggettiva che si è deciso di affrontare per ottenere quella personale sonorità che distinguerà il nostro sound da quello degli altri e che possiamo definire la nostra “impronta sonora”.
Per questo trovo che i test comparativi siano sempre i migliori: valutare sempre qualcosa rispetto a qualcos’altro, quindi definire un primo punto di partenza da cui partirà il resto della nostra ricerca.
Le imboccature CG Mouthpiece Italy sono tutte ricavate da barre piene di metallo o ebanite (quest’ultimo derivato dalla pianta della gomma – caucciù, dal caribico cahuchu).
Inizialmente per i metalli abbiamo utilizzato barre sia in bronzo che in ottone: ogni prototipo veniva realizzato in entrambi i materiali così da valutarne ogni volta le differenti peculiarità. Il bronzo scelto è una particolare lega in cui è assente il piombo, da noi selezionata per le sue eccelenti caratteristiche acustiche, fisiche e meccaniche. E’ chiamato anche “bronzo marino” poichè impiegato moltissimo nell’industria navale grazie alla sua resistenza alla corrosione e all’usura. E’ indubbiamente il bronzo più pregiato in commercio e che da quindi un ulteriore valore aggiunto alle nostre imboccature. Il nostro bronzo si è rivelato più difficile da lavorare rispetto l’ottone: quest’ultimo, soprattutto nella lavorazione manuale, risulta più “secco” e quindi più facile da gestire soprattutto a vantaggio dei tempi di lavorazione. Ma il bronzo da noi selezionato ha caratteristiche acustiche decisamente più interessanti e, nonostante la maggior difficoltà di lavorazione, lo abbiamo eletto come unico materiale da cui “scolpire” le nostre imboccature in metallo. Modelli di nostra produzione come il ROMA e il FIRENZE, progettati per dare proiezione e brillantezza al suono, hanno particolarmente beneficiato di questa scelta: il nostro bronzo ha conferito loro un tibro brillante e allo stesso tempo ricco e molto corposo.
Più evidente si è dimostrata la differenza in resa acustica nelle imboccature in ebanite ed hard rubber.
Molti di voi diranno “ebanite ed hard rubber non sono la stessa cosa?”.
Spesso nel mondo delle imboccature si chiama “hard rubber” o “ebanite” qualsiasi materiale che non sia in metallo. Spesso è solo materiale plastico derivato dal petrolio, di qualità economica o comunque di un materiale composito, miscele di resine varie e altro.
L’ebanite (parola derivata da ebano) o meglio la gomma dura è ricavata dal processo di vulcanizzazione (grazie Charles Goodyear!) di un impasto composto da resina della pianta di caucciù unito a zolfo e olii naturali. Ha un’ottima resistenza agli agenti chimici, tra cui l’acido ed alcali come anche una resistenza molto elevata umidità. Questo impasto, nella produzione delle barre, prima di subire il processo di vulcanizzazione viene estruso ad altissima pressione e inserito in tubi di vario diametro che verrano a loro volta inseriti nell’autoclave per il processo di vulcanizzazione che durerà alcuni giorni.
Questo processo prevede l’utilizzo di pressione + calore (vapore) che innescano una reazione chimica che combina le molecole di gomma allo zolfo. Grazie a questa reazione l’elasticità e la resistenza del materiale migliorano drasticamente: quella che era gomma morbida ora è incredibilmente dura.
L’ebanite/hard rubber che noi utilizziamo è della migliore qualità e ci viene fornita in barre di vario diametro e spesso in originali e pregiate finiture con cui produciamo le nostre serie limitate.
Queste sono già molto stabili ma per essere ancora più sicuri che le nostre imboccature mantengano le loro precise geometrie, dalla prima fase di lavorazione – che genera dei semilavorati – alla precisa lavorazione di una imboccatura “finita”, lasciamo trascorrere non meno di 4/5 mesi in cui i semilavorati si possano ulteriormente stabilizzare.
Per le nostre imboccature “non in metallo” utilizziamo due tipi di ebanite: da qui la distinzione che facciamo in alcuni modelli fra Ebanite ed Hard Rubber. Il procedimento di realizzazione è sempre quello sopra descritto ma quello che noi chiamiamo Hard Rubber ha un contenuto maggiore di gomma/caucciù, di quella parte quindi più nobile del prodotto.
Quest’ultimo materiale (Hard Rubber) risulta più scuro alla vista, più denso e compatto, nella lavorazione meno secco rispetto l’ebanite “standard”.
Nella foto sotto si può vedere la differenza fra i due materiali: l’ebanite nella fase di lavorazione rilascia una polvere giallognola (la materia prima contiene infatti zolfo) mentre l’hard rubber più residui di polvere nera (e vi assicuro anche un odore più netto di gomma!).
Possiamo considerare quindi l’Hard rubber – nella nostra distinzione – un materiale più nobile, sicuramente più costoso e dalla lavorazione manuale più impegnativa.
Numerose sono state le imboccature, tutti nostri prototipi identici per modello ma differenti nel materiale, che abbiamo sottoposto a test e che ci hanno fatto scoprire le peculiarità di ognuno di essi:
- Ebanite: più pronta nell’attacco del suono, anche il materiale si ha la sensazione vibri di più (sensazione data dal contatto dei denti/labbra con l’imboccatura). Suono leggermente più brillante rispetto l’hard rubber e più semplice da gestire.
- Hard rubber: un timbro più complesso, solido, ricco e armonicamente compatto (vedi analisi di spettro). Mantiene le sue caratteristiche timbriche anche se fortemente sollecitato (f – ff – fff). Timbricamente di poco più scuro dell’ebanite.
Nel descrivere queste differenze ho tenuto conto oltre che dell’orecchio anche del corpo, di quelle sensazioni quindi a livello percettivo che mi fanno definire un musicista un “unico corpo vibrante composto da strumento e strumentista”. Quelle su cui poi dovremmo concentrarci tutti quando eseguiamo gli esercizi di “note lunghe”e in generale lavoriamo sul suono.
L’analisi di spettro renderà forse più chiaro il concetto di “solido, ricco e armonicamente compatto”, anche qui comparando le due analisi, in basso l’ebanite sopra l’hard rubber. Ho scelto di analizzare le note caratteristiche dei principali registri: grave, centrale e acuto sul sax tenore:
Ovviamente questo test vuole essere comparativo fra i due materiali presi in analisi e strettamente correlati alla produzione CG Mouthpiece Italy e ai materiali da noi scelti per creare le nostre imboccature. Non pretendiamo quindi che abbia valore assoluto.
Ho prestato molta attenzione nel mantenere la stessa distanza dal microfono e la stessa posizione nello studio di ripresa, come la stessa modalità di esecuzione.
Il set up del test è stato:
CG Mouthpiece Italy modello Siracusa (ebonite & hard rubber – 8*) con legatura GALILEO brass
Ancia François Louis
Sax tenore Rampone & Cazzani R1 Jazz solid bronze
Microfono AKG C214
Scheda audio Focusrite Saffire Liquid 54
Registrato a 96Khz/24bit
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